ARCHITETTI F. De Santis e C. Ciancitto          
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consulta le risposte alle faq, poi richiedi una consulenza per l'idea che hai in mente, è semplicissimo! 

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se decidete di intervenire sulla vostra abitazione cercate di farvi un’idea del vostro habitat ideale, servirà a definire l’anima della casa e ci aiuterà ad ideare un progetto più vicino ai vostri desideri. Si può partire da un’idea metaforica, fatta di sensazioni (chi vede la casa come un luogo di movimento fatto di oggetti fluttuanti, chi come un caldo rifugio per recuperare se stessi, chi desidera un ambiente aperto al cielo e alla natura e chi una grande stanza da condividere con tutta la famiglia), e arrivare alla definizione di una serie di esigenze funzionali: una grande zona giorno, la lavanderia, il bagno principale e quello di servizio, la cucina indipendente oppure all’americana…

se invece desiderate acquistare una nuova abitazione chiedeteci di  visitarla insieme a voi: vi sapremo dire se è possibile ricavare l’abitazione che volete, con che tipo di costi e di tempi, se le leggi e i regolamenti locali consentono un certo tipo di intervento (nei casi più difficili può essere necessario un vero e proprio studio di fattibilità). Provvederemo se necessario a redigere un computo sommario dei costi e degli oneri da sostenere,  vi servirà per capire se vale la pena di imbarcarvi in lavori complessi come rendere abitabile una soffitta, collegare due appartamenti, ristrutturare una cascina, saremo in grado di consigliarvi sul tipo di opere da eseguire in base al tempo che avete a disposizione: è molto importante per evitare di perdersi in lavori “inutili” quando si ha urgenza di avere la casa pronta. Potremo infine aiutarvi nella scelta dell’impresa: abbiamo la nostra impresa di fiducia e possiamo suggerirvi tecnici e artigiani per i lavori più piccoli

 

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come posso ottenere i risultati migliori e risparmiare tempo e denaro?

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come chiarirsi le idee e capire di cosa si ha bisogno?

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quando sussiste l'obbligo di ricorrere ad un tecnico abilitato?

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quali sono gli oneri a cura del tecnico abilitato?

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su chi ricadono le responsabilità di un cantiere?

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quali sono gli iter autorizzativi necessari per la realizzazione degli interventi edilizi?

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quali interventi possono essere realizzati liberamente?

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quali interventi sono soggetti al permesso di costruire, alla SCIA e alla CILA?

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come e quando posso variare la destinazione d'uso di una u.i.?

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quando posso recuperare un sottotetto a fini abitativi?

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quando è certificabile l'abitabilità per i soppalchi?

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quali sono le agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni?

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quali sono le agevolazioni fiscali sul risparmio energetico?

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quali autorizzazioni servono per il fotovoltaico?

 

 

come posso ottenere i risultati migliori e risparmiare tempo e denaro?

Nonostante una delle paure più ricorrenti sia quella per cui rivolgendosi ad un tecnico si dovrà affrontare il costo aggiuntivo della sua prestazione, nella realtà accade che il corrispettivo da riconoscergli sia ampiamente compensato dal risparmio sulle voci di spesa. Infatti affrontare una ristrutturazione senza elaborati progettuali e descrittivi adeguati vi renderà facile preda di aumenti di costi dovuti agli immancabili imprevisti che sopraggiungono in un cantiere e che la ditta non mancherà di esaltare per ottenere una maggiorazione dei preventivi. Sarà il tecnico di fiducia che avrete scelto che farà sì che si verifichi il giusto contraddittorio con l'impresa a tutela dei vostri interessi: le opere realizzate infatti, saranno la realizzazione pratica di ciò che era stato deciso precedentemente e non il risultato di una continua approssimazione che a lavori finiti spesso rende il tutto molto diverso da come lo si era immaginato: il professionista incaricato, dapprima nel predisporre con il maggior grado di dettaglio possibile il progetto esecutivo e poi nel seguire l'andamento del cantiere, e' la figura che garantisce la corretta esecuzione delle opere nel vostro interesse e nel rispetto del Capitolato predisposto: l'esecuzione a regola d'arte delle opere evita tutti quegli interventi a posteriori che talvolta si rendono necessari per porre rimedio ad errori di posa in opera e che quasi sempre danno luogo ad incrementi dei costi e ritardi nei tempi di esecuzione.

Qualunque sia il metodo che adotterete, passaparola, ricerche su internet ecc.., nel momento in cui avrete selezionato qualche possibile candidato a diventare il vostro tecnico di fiducia il consiglio è quello di contattarlo, fare una chiacchierata insieme e consultare il book con i progetti realizzati. Ricordatevi però che vedere questi progetti può essere utile per giudicare le idee, l’accuratezza dei disegni e dei particolari progettuali, ma essendo destinati ad altre persone non potete aspettarvi che vi piacciano per forza. E’ invece importante riuscire a rendersi conto se l'architetto che state per scegliere è professionale, se vi trasmette fiducia, passione per il suo lavoro e disponibilità.  

 

come chiarirsi le idee e capire di cosa si ha bisogno?

Prima di fare qualsiasi passo è bene chiarirsi le idee, altrimenti si rischia di spendere invano tempo e denaro, quindi sedetevi un momento a tavolino e fate qualche riflessione. Innanzitutto, chiedetevi che cosa vi serve: ad esempio se volete ristrutturare il vostro immobile vi siete chiesti se questa può essere l'occasione per riqualificarlo anche dal punto di vista energetico risparmiando sui suoi consumi finali e usufruendo delle agevolazioni fiscali in essere? Avete valutato se le altezze utili di cui disponete vi consentono la realizzazione di un soppalco, o la vostra esigenza è quella di valorizzare un immobile cambiandone la destinazione d'uso o rendendolo abitabile qualora non lo fosse? Ancora, rappresentate un'azienda e volete conoscere le varie misure che può attivare un'impresa per sfruttare tutto il potenziale di risparmio consentito dalle tecnologie trasversali per migliorare l'efficienza energetica e minimizzare il consumo energetico dei suoi impianti?

In ogni caso, benché i lavori più semplici si possano teoricamente eseguire da soli, è sempre consigliabile rivolgersi ad un tecnico, sia per gli utili suggerimenti a livello progettuale sia per l’indispensabile aiuto ad orientarsi nel groviglio di leggi e regolamenti edilizi che spesso hanno valore locale e quindi vanno verificati di volta in volta: l’occhio dell’esperto sarà infatti in grado di darvi numerosi suggerimenti per scegliere la soluzione più vicina alle vostre esigenze e farvi evitare spese inutili.  

 

sussiste l'obbligo di ricorrere ad un tecnico abilitato alla progettazione?

In determinati casi la legge richiede espressamente la presenza di un tecnico abilitato, vediamo quando e come:

Manutenzione ordinaria: per l’esecuzione di lavori come la sostituzione delle finiture, l’adeguamento degli impianti, il rifacimento di un bagno basta una comunicazione all’ufficio tecnico del Comune con una semplice lettera sottoscritta dal proprietario che specifica il tipo di intervento e si può iniziare subito.

Manutenzione straordinaria: si intendono tutte le opere murarie che variano il volume dei locali, come per il risanamento conservativo è necessaria la presenza di un tecnico che ha il compito di asseverare il progetto, depositando in Comune le relazioni e i disegni necessari, di dirigere i lavori verificando che le opere vengano effettuate secondo le norme e al termine di essi presentare presso l’ufficio tecnico la dichiarazione di conformità delle opere al progetto presentato.

Ristrutturazione: questo termine, comunemente impiegato per indicare gli interventi architettonici su strutture esistenti, indica nel linguaggio tecnico solo quei lavori che trasformano in qualche modo l’uso e la destinazione dei locali o dell’edificio come la costruzione di una veranda o il recupero di un sottotetto ovvero tutto ciò che comporta un aumento di superficie, come l’esecuzione di un soppalco abitabile. Per avviare le opere di ristrutturazione è necessario un direttore dei lavori; esse comportano un iter burocratico abbastanza complesso con la presentazione di elaborati che vanno redatti da un tecnico abilitato.

Restauro conservativo e interventi su beni vincolati: gli interventi di progettazione architettonica inerenti edifici storici sottoposti a vincolo di tutela dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali richiedono il rilascio di nulla osta. Anche in questo caso è necessario un direttore dei lavori e l’iter burocratico che risulta abbastanza complesso si esplica attraverso la presentazione di elaborati che vanno redatti da un tecnico abilitato.

Costruzione ex novo: la demolizione e ricostruzione di edifici preesistenti o le realizzazioni ex novo sono interventi soggetti a regolamenti molto restrittivi e tassativi il cui rispetto è compito del direttore dei lavori. L’iter burocratico che ancora una volta si esplica con la presentazione di elaborati che vanno redatti da un tecnico abilitato è finalizzato al rilascio della concessione edilizia.  

 

quali sono gli oneri a cura del tecnico incaricato?

Nel caso in cui si renda necessaria per l'adempimento delle pratiche burocratiche la presenza di un tecnico sarà suo compito graficizzare lo stato ante e post operam dell'intervento e predisporre gli elaborati grafici e la relazione in cui si descriveranno le opere da eseguire nel rispetto delle norme di sicurezza e igienico-sanitarie vigenti: sarà cura del professionista predisporre il progetto esecutivo con l'indicazione di demolizioni, ricostruzioni, schemi impiantistici, particolari esecutivi e il Capitolato Lavori contenente la descrizione delle opere e delle lavorazioni, il calcolo delle quantità, l'indicazione dei materiali e delle forniture, indispensabile per richiedere il preventivo a diverse ditte ed artigiani e parte integrante del contratto tra Committente e Impresa.  

Sarà poi durante la Direzione dei Lavori che il tecnico pianificherà le modalità e i tempi di intervento, controllerà costantemente la quantità e qualità delle opere in corso e dei materiali impiegati, assisterà nella scelta e nell'approvvigionamento delle forniture necessarie, fornirà all'Impresa realizzatrice tutto il supporto progettuale necessario per garantire un costante controllo di qualità, fino al collaudo finale delle opere e degli impianti.  

Se i lavori determinano una variazione della consistenza dell'immobile sarà poi necessario procedere all’aggiornamento catastale sostituendo la piantina dell'immobile presso il Catasto Edilizio Urbano con quella rispondente alla nuova distribuzione interna, segnalando eventuali variazioni nei parametri di valutazione del valore catastale dell'immobile.

Quando necessario l'ultimo dei documenti presentati dal professionista è la Dichiarazione di Conformità’ cioè il documento finale con cui egli dichiara che le opere ultimate corrispondono al progetto presentato al Comune, nel pieno rispetto del Regolamento Edilizio e di Igiene.  

 

su chi ricadono le responsabilità in un cantiere?

Le responsabilità civili e penali nella conduzione del cantiere sono ripartite in ugual modo tra Committente (proprietario o inquilino), Direttore dei Lavori (la cui presenza non é espressamente richiesta per opere interne che non interessino elementi strutturali) e Impresa realizzatrice. Essi dovranno rispondere in caso di mancata dichiarazione di inizio lavori, della esecuzione di opere in difformità dal progetto presentato, del mancato rispetto di norme e regolamenti vigenti, della inosservanza delle norme di prevenzione infortuni e della sicurezza nel cantiere, dell'impiego di manodopera che non sia in possesso di regolari documenti di lavoro, dell'utilizzo di materiali nocivi o comunque pericolosi, di eventuali danni causati a cose o persone.  

 

quali sono gli iter autorizzativi necessari per la realizzazione degli interventi edilizi?

Con il decreto “Scia 2” (D.Lgs 222/16), entrato in vigore l’11 dicembre 2016 si semplifica il panorama normativo riguardante gli iter autorizzativi necessari per la realizzazione degli interventi edilizi. La norma oltre ad intervenire sul Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/01) eliminando la Denuncia di Inizio Attività (Dia), ora sostituita dalla Segnalazione certificata di inizio attività (Scia), e la Comunicazione di inizio lavori (Cil) contiene la tabella che, per ogni lavoro da eseguire, fa riferimento alla procedura autorizzativa relativa al titolo edilizio necessario. 

 

quali interventi possono essere realizzati liberamente? 

Non richiedono nessuna comunicazione preventiva in quanto rientrano nel campo dell’attività edilizia libera: - interventi di manutenzione ordinaria, interventi di installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 Kw e interventi che prevedono l’eliminazione di barriere architettoniche che non comportino la realizzazione di ascensori esterni o di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio; - opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo a carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato; - movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli interventi su impianti idraulici agrari; - serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola; - opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro l'indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale, compresa la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati; - pannelli solari e fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori dei centri storici; - aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici. - opere dirette a soddisfare obiettive esigenze temporanee per cui è prevista la rimozione entro novanta giorni dal cessare della necessità per le quali è però necessario inoltrare una comunicazione di inizio lavori al Comune.

 

quali interventi sono soggetti al permesso di costruire, alla SCIA o alla CILA?

E’ necessario rivolgersi ad un tecnico per lo svolgimento dell’iter autorizzativo dei lavori in quanto si rendono indispensabili sia la figura del progettista che quella del direttore dei lavori in tutti i casi assoggettati alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), alla richiesta del permesso di costruire (PdC) e a quelli assoggettati alla Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA). In particolare seguono l’iter previsto per la SCIA: - interventi di manutenzione straordinaria riguardanti le parti strutturali dell'edificio, interventi di restauro e di risanamento conservativo riguardanti le parti strutturali dell'edificio, interventi di ristrutturazione edilizia - varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d'uso e la categoria edilizia e che non alterano la sagoma degli edifici vincolati e varianti a permessi di costruire che non comportino una variazione essenziale, a condizione che siano conformi alle prescrizioni urbanistico-edilizie e attuate dopo l'acquisizione degli eventuali atti di assenso previsti dalla normativa sui vincoli paesaggistici, idrogeologici, ambientali, di tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico e dalle altre normative di settore. - interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti o che, limitatamente agli immobili nei centri storici, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli - interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi, o accordi negoziali aventi valore di piano attuativo, che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, tipologiche, formali e costruttive; - interventi di nuova costruzione effettuati in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni plano-volumetriche E’ previsto il ricorso al PdC per: - interventi di nuova costruzione, interventi di ristrutturazione urbanistica e interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti o che, limitatamente agli immobili compresi nei centri storici, comportino mutamenti della destinazione d’uso, nonché interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili vincolati. Ricadono infine nell’ambito della CILA tutti gli interventi non compresi nell’elenco precedente  

  

come e quando posso variare la destinazione d'uso di una u.i.?

Per valutare la convenienza al cambio di destinazione di un immobile per prima cosa è necessario verificare che il Piano Regolatore consenta la variazione d'uso e che il Regolamento Condominiale non contenga norme che vietano specifiche destinazioni d’uso; il T.U. sull’Edilizia demanda infine alle regioni l’individuazione delle ipotesi di mutamento della destinazione d’uso assoggettate a permesso di costruire e a denuncia di inizio attività. Tutto ciò premesso si possono distinguere in linea generale due casi: se il mutamento di destinazione d’uso è funzionale e non comporta l’esecuzione di opere nè si sostanzia in un mutamento edilizio-urbanistico è possibile ottenerlo presentando una S.C.I.A. a firma di un tecnico abilitato all’ufficio tecnico del Comune di competenza (Legge del  30.07.2010 n. 122), mentre nel caso in cui sia necessario effettuare delle modifiche distributive o strutturali è necessario richiedere un permesso di costruire. 

  

quando posso recuperare un sottotetto a fini abitativi?  

Nel recupero degli spazi residenziali in solai e sottotetti, un’esigenza sempre più attuale, sicuramente risulta indispensabile perseguire precisi criteri progettuali ed esecutivi, definiti dal corretto approccio a volumetrie atipiche diverse dalle tradizionali abitazioni. In tal senso il ricorso ad un tecnico che sappia valutare la specificità delle situazioni diventa fondamentale anche perché saprà consigliarvi oltre che sulla fattibilità dell’intervento anche sulla sua compatibilità con il successivo rilascio dell’abitabilità da parte delle autorità competenti e sull’esistenza di normative e procedure specifiche per il vostro caso. In tal senso l’iter procedurale che il nostro studio è in grado di seguire è brevemente riassunto di seguito:

Dapprima vengono eseguite le verifiche preliminari che consistono nella valutazione di accessibilità ed altezze, nell’individuazione della struttura delle coperture e dell’ultimo solaio, nella verifica della presenza di camini e canne fumarie e d’esalazione oltrechè di eventuali servitù di passaggio.

Il successivo passo consiste nello studio degli aspetti tipologici cioè nella scelta della corretta distribuzione planimetrica anche attraverso l’ottimizzazione dei disimpegni, della collocazione e della tipologia più idonea delle aperture per l’illuminazione naturale; viene quindi affrontato il problema dell’utilizzo degli spazi non abitabili e della sicurezza contro le intrusioni dall’esterno.

Da non sottovalutare sono ovviamente gli aspetti tecnologico-costruttivi che consistono nella previsione di un’adeguata coibentazione, nella difesa contro le infiltrazioni d’acqua, nella scelta degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, del trattamento delle esalazioni e di eventuali impianti in copertura; il tutto viene ottenuto anche attraverso l’utilizzo di materiali biocompatibili e coperture bioclimatiche.

Se abitare il sottotetto vuol dire innanzitutto avere a che fare con una nuova esperienza di vita, di fondamentale importanza è l’aspetto della percezione che deve favorire l’esistenza di prospettive laddove la forma degli spazi le rende di difficile realizzazione; lo stesso dicasi per l’arredamento e l’illuminazione che andranno studiati con particolare cura.

Dopo aver affrontato gli aspetti progettuali ha finalmente inizio il cantiere nel quale le varie fasi vengono seguite con professionalità e particolare attenzione agli aspetti più delicati.

 

quando è certificabile l'abitabilità per i soppalchi?

In caso di acquisto di un locale già soppalcato, bisogna verificare che l'abitabilità sia stata effettivamente certificata da una regolare pratica edilizia. Se invece si acquista pensando di poter soppalcare bisogna a priori verificare con l'aiuto di un progettista, che l'abitabilità secondo i parametri legali sia realmente conseguibile. L'altezza minima, al di sotto e al di sopra di un soppalco abitabile, non deve essere inferiore a 2,10 m. Rispettando queste misure, può essere soppalcato un terzo del locale preesistente. Se invece le altezze sono pari o superiori a 2,20 m può essere realizzato un soppalco pari alla metà della superficie preesistente. Il soppalco deve avere almeno un lato in affaccio, protetto da un parapetto di altezza non inferiore a 1,10 m. I rapporti aeroilluminanti devono essere adeguati al totale della superficie ottenuta dopo l'intervento. Va inoltre verificata la fattibilità dell'intervento in funzione dei nuovi carichi che andranno ad insistere sui solai esistenti. Queste indicazioni subiscono variazioni in funzione delle diverse disposizioni comunali e vanno quindi fatte tutte le verifiche necessarie.

 

quali sono agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni?

Consulta il prospetto riassuntivo. Tutti gli approfondimenti sul tema sono riportati sulla guida dell’Agenzia delle Entrate “Ristrutturazioni edilizie” e "Riqualificazione Energetica".

quali sono agevolazioni fiscali sul risparmio energetico?

Consulta il prospetto riassuntivo. Sul sito dell’Enea dedicato all'efficienza energetica e in particolare agli incentivi fiscali è possibile trovare tutti gli approfondimenti in materia.   

quali autorizzazioni servono per installare un impianto fotovoltaico?

Le autorizzazioni necessarie per poter procedere all'installazione di un impianto fotovoltaico, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un consistente ridimensionamento rispetto al recente passato ed è possibile installare impianti sui tetti dando una semplice comunicazione al proprio Comune. Per altre tipologie d'impianto e per le zone sottoposte a vincolo è necessario però fare attenzione facendo riferimento alle disposizioni delle amministrazioni competenti in quanto spesso esistono delle restrizioni. 

 

 

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